Come la recente modifica al regolamento della par condicio potrebbe influenzare la campagna elettorale con l’ira del PD.
Nelle ultime dichiarazioni, Sandro Ruotolo, responsabile Informazione del PD, ha espresso forti preoccupazioni riguardo le recenti modifiche al regolamento della par condicio, definendole un “atto di forza senza precedenti“. Secondo Ruotolo, queste modifiche minacciano il principio di equità mediatica fondamentale per il corretto svolgimento delle elezioni, con particolare riferimento alla prossima campagna elettorale per le elezioni Europee. Secondo quanto scritto Ansa.it
Un precedente preoccupante secondo il PD
“Non era mai successo che una maggioranza di governo per dare più spazio in TV ai suoi ministri e sottosegretari si votasse da sola, dopo averlo stravolto, il regolamento della par condicio messo a punto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni“, afferma Ruotolo. Questo cambiamento permetterebbe un maggiore accesso ai rappresentanti del governo negli ultimi giorni cruciali della campagna, ostacolando così una competizione leale. Secondo quanto riferito Ansa.it
Il rischio di una doppia standardizzazione
La critica si aggrava di fronte all’introduzione di due regolamenti separati per la par condicio: uno per le emittenti private e un altro redatto per la Rai, che sembra riflettere le direttive di Palazzo Chigi piuttosto che l’imparzialità richiesta. “Da oggi avremo due regolamenti per la par condicio“, commenta Ruotolo, segnalando un’escalation nel controllo politico sull’informazione, che mette a rischio l’articolo 21 della Costituzione Italiana. Secondo quanto trascritto Ansa.it
Il Partito Democratico osserva con allarme questi sviluppi, considerandoli una manovra per alterare l’equilibrio informativo a favore dell’attuale governo. “Le opposizioni hanno votato compatte contro gli emendamenti presentati in commissione“, continua Ruotolo, sottolineando la divisione netta tra le forze politiche sul tema.